La misura della legge di bilancio 2019 prevede, per i due periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018, l’attribuzione di un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per l’acquisto di prestazioni consulenziali di natura specialistica.
Di fatto la misura non è ancora operativa, vediamo però nel dettaglio chi potrà beneficiare del voucher e quali saranno le spese ammissibili al contributo.
Micro, piccole e medie imprese
- Con sede legale o un’unità locale attiva in Italia, iscritte nel Registro Imprese della CCIAA territorialmente competente, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile e fiscale adottato;
- Operanti in qualsiasi settore di attività, ad eccezione dei comparti esclusi dall’articolo 1 Regolamento UE 1407/2013;
- Non destinatarie di sanzioni interdittive ex articolo 9, comma 2, D.Lgs. 231/2001;
- In regola col versamento dei contributi previdenziali;
- Non sottoposte a procedura concorsuale, non in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
- Che non si trovino nella situazione di aver beneficiato e di non aver successivamente non rimborsato o depositato su un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero per decisione della C.E. che l’ha dichiarato illegale e incompatibile col mercato comune.
Criteri dimensionali di effettivi e soglie finanziarie per poter beneficiare del Voucher
Dimensione d’impresa |
Effettivi: |
Soglie finanziarie: |
Microimpresa |
Meno di 10 |
Non superiore a euro 2 milioni |
Piccola impresa |
Meno di 50 |
Non superiore a euro 10 milioni |
Media impresa |
Meno di 250 |
Fatturato annuo non superiore a euro 50 milioni Totale di bilancio annuo non superiore a euro 43 milioni |
Possono beneficiare del contributo anche le imprese in possesso dei requisiti appena elencati, aderenti a un contratto di rete, a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva e stabile e preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e/o lo sviluppo di processi innovativi in materia di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
Il contratto di rete deve prevedere, tra le altre:
- L’adesione di sole Pmi in possesso dei requisiti sopra esposti e in un numero minimo di 3.
- Nel caso di “rete-contratto”, la nomina dell’Organo comune, che agisce in veste di mandatario dei partecipanti
Spese ammissibili
Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.
Il fine sarà quello di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti:
Tecnologie abilitanti 4.0 |
a) big data e analisi dei dati; b) cloud, fog e quantum computing; c) cyber security; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyber-fisici; f) prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; l) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali innovazione dei processi di valorizzazione di segni distintivi dell’impresa (“branding”) e sviluppo commerciale verso i mercati; p) programmi di open innovation. |
Processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa |
a) applicazione di nuovi metodi di significativa innovazione organizzativa dell’impresa:
b) accesso ai mercati finanziari e dei capitali attraverso:
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Sono esclusi i servizi di consulenza specialistica relativi ad ordinarie attività amministrative, aziendali o commerciali, tra cui servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, di promozione commerciale o pubblicitaria.
La sottoscrizione del contratto deve inoltre essere successiva alla data di presentazione della domanda di ammissione al contributo, in coerenza con la finalità incentivante della misura.
Il contributo, a seconda della tipologia d’impresa
- 50% dei costi sostenuti fino al limite massimo annuo di € 40.000 per le micro e piccole imprese;
- 30% delle spese effettuate fino al limite massimo annuo € 25.000 per le medie imprese;
- 50% dei costi ammessi fino al limite massimo annuo € 80.000 per le reti di imprese.
Si potrà presentare una sola domanda di contributo per ciascuna impresa e ciascuna rete lungo tutta la durata dell’agevolazione: solo in caso di mancato accoglimento della domanda sul 2019 è possibile ripresentare una domanda per il 2020.
Il contributo non è cumulabile con altre misure di aiuto in esenzione da notifica aventi ad oggetto le medesime spese ammissibili.