MIMIT: Valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e della concia della pelle

Descrizione Bando
Misura volta a promuovere e sostenere gli investimenti nel territorio nazionale legati alla ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale nonché provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale.
Soggetti Beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese operanti sull’intero territorio nazionale che alla data di presentazione della domanda:
– operano nella filiera primaria di trasformazione di fibre tessili di origine naturale o provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle;
– sono regolarmente costituite e iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente e risultano “attive” nel medesimo Registro;
– risultano qualificabili come micro, piccola e media dimensione, secondo la classificazione contenuta nell’Allegato I al Regolamento GBER;
– sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria, non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
– non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
– se società di capitali, abbiano depositato almeno due bilanci presso il Registro imprese della CCIAA competente;
– se società di persone, adottano un regime di contabilità ordinaria con almeno due bilanci redatti secondo i principi dell’articolo 2423 Codice Civile;
– sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi.
Tipologia di interventi ammissibili
Le domande di agevolazione devono essere riconducibili ad una o più delle seguenti linee di intervento:
– crescita e innovazione: programmi di investimento finalizzati alla realizzazione di nuovi processi produttivi funzionali alla crescita della capacità produttiva o della sua efficienza anche per il tramite di attività di ricerca, sperimentazione e innovazione. I nuovi investimenti incrementali devono essere realizzati nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, di riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati preposti a tale attività;
– sostenibilità ambientale: programmi di investimento che hanno come obiettivo l’acquisizione di beni strumentali (materiali ed immateriali) che consentono la riduzione dell’impatto ambientale e la tracciabilità, di certificazioni ambientali di prodotto e di processo, unitamente all’incremento dell’utilizzo di fibre tessili di origine naturale nonché di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto delle lavorazioni.
Entità e forma dell’agevolazione
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione delle linee d’intervento indicate dall’articolo 6, comma 1, del presente decreto, nel limite di euro 200.000,00 (duecentomila/00), ed in particolare:
– acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, comprese le relative spese di installazione;
– formazione del personale dedicato all’uso dei nuovi macchinari pari ad un massimo del 20% (venti per cento) e riferito al valore del singolo bene ammesso all’agevolazione;
– acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
– spese connesse all’acquisizione della certificazione di sostenibilità di prodotto o di processo, compresi gli oneri di verifica finalizzati all’acquisizione della suddetta certificazione, escluse quelle di obbligo normativo, rilasciati da organismi di conformità accreditati;
– acquisto di nuove licenze software per la tracciabilità della filiera;
– spese per attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale complessivamente nel limite del 30% (trenta per cento) dell’importo delle spese ammissibili del progetto.
Sono ammissibili solo le spese che, in base alla data delle relative fatture o di altro documento giustificativo, risultino sostenute successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.
Non sono in ogni caso ammissibili alle agevolazioni le spese:
– relative ad opere edili di qualsiasi tipo;
– inerenti a beni la cui installazione e il cui utilizzo non è previsto presso la sede legale o unità locale destinataria delle agevolazioni;
– sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
– relative a imposte e tasse.
La misura è stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio per l’anno 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) per un ammontare pari a 15,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027.
Per i programmi di investimento comportanti spese di importo non superiore a 100.000,00 euro, il contributo a fondo perduto concesso sarà pari al 60% delle spese.
Per i programmi di investimento comportanti spese tra 100.000,00 e 200.000,00 euro, il contributo a fondo perduto sarà pari al 60% delle spese fino a 100.000 euro e con finanziamento agevolato all’80% per la quota restante.
Scadenza
Lo sportello sarà attivo dalle ore 12.00 del 3.04.2025 alle ore 12.00 del 03.06.2025.
Il soggetto gestore sarà Invitalia.