fbpx
Home 9 Bandi - Settori 9 Agricoltura 9 MIMIT. Contratti di Sviluppo – Sportello Investimenti per la sostenibilità dei processi produttivi. Finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato per investimenti di sostenibilità delle imprese

MIMIT. Contratti di Sviluppo – Sportello Investimenti per la sostenibilità dei processi produttivi. Finanziamento a fondo perduto e a tasso agevolato per investimenti di sostenibilità delle imprese

da | 13 Nov 2024 | Agricoltura, Bandi - Obiettivi, Bandi - Settori, Digitalizzazione, Finanza Agevolata, Formazione, Industria e Artigianato, Investimenti, Liquidità

MIMIT Brevetti+

Descrizione Bando

Il bando dà attuazione ad un nuovo sportello dello strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, dedicato al sostegno per lo sviluppo di una maggiore efficienza energetica e di una maggiore sostenibilità dei processi di produzione.

     

    Soggetti beneficiari

    I programmi di sviluppo possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione. Il programma di sviluppo può, altresì, essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Nei Contratti di sviluppo i soggetti beneficiari delle agevolazioni sono articolati in:

    • soggetto proponente, ovvero l’impresa che promuove il programma di sviluppo ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del programma medesimo;
    • imprese aderenti, ovvero le eventuali altre imprese che realizzano progetti di investimento nell’ambito del programma di sviluppo.

     

      Tipologia di interventi ammissibili

      Sono distinte tre finalità, relative:

      a) alla transizione ecologica del sistema di produzione nazionale a vari livelli, sostenendo gli investimenti per il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica (quali batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e dispositivi di cattura e stoccaggio del carbonio);
      b) all’efficienza energetica dei processi di produzione (anche attraverso la produzione per l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, ad esclusione della biomassa);
      c) alla sostenibilità ambientale dei medesimi processi, anche ai fini dell’economia circolare e di un uso più efficiente delle risorse.

      Le domande devono avere ad oggetto un programma di sviluppo per la tutela ambientale concernente un’iniziativa imprenditoriale finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente, per la cui realizzazione possono essere necessari uno o più progetti per la tutela ambientale ed, eventualmente, progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro in relazione all’obiettivo di salvaguardia ambientale.

      Sono previste le seguenti specifiche per gli investimenti:

      Investimenti per la riduzione delle emissioni di gas serra

      Qualora l’intervento preveda il passaggio all’uso di idrogeno, potranno essere utilmente valutati i soli programmi che prevedono l’utilizzo di idrogeno rinnovabile o di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno; ai predetti fini devono essere rispettate le seguenti prescrizioni:

      a) in caso di aiuti per investimenti di decarbonizzazione industriale che prevedano il passaggio all’uso di idrogeno rinnovabile, l’idrogeno deve essere prodotto da fonti energetiche rinnovabili in conformità con le metodologie stabilite per i carburanti rinnovabili liquidi e gassosi per il trasporto di origine non biologica, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e nei suoi atti di esecuzione o delegati;
      b) gli investimenti possono riguardare unicamente apparecchiature in grado di utilizzare esclusivamente l’idrogeno senza ulteriori investimenti (apparecchiature hydrogen-ready al 100%);

      c) i beneficiari sono obbligati a utilizzare almeno il 75% di idrogeno rinnovabile rispetto al totale degli input energetici dell’unità tecnica oggetto di intervento entro il 2032 e ad effettuare il passaggio completo all’idrogeno rinnovabile entro il 2036;
      d) in caso di aiuti per investimenti di decarbonizzazione industriale che prevedono il passaggio all’uso di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno;
      e) nell’ambito degli interventi di decarbonizzazione industriale che prevedono il passaggio all’uso di combustibili rinnovabili derivati dall’idrogeno, al fine di garantire che la riduzione delle emissioni di gas serra del 40% sia raggiunta in tutti gli impianti sovvenzionati, l’idrogeno deve rappresentare almeno il 40% degli apporti energetici totali su base annua dall’inizio della fase operativa dei progetti relativamente all’unità tecnica oggetto di intervento. Per unità tecnica deve intendersi quella in cui l’idrogeno non era precedentemente parte dell’input energetico e in cui il resto degli input energetici hanno, rispetto agli input energetici sostituiti dall’idrogeno, intensità di emissioni uguali o inferiori prima e dopo l’investimento.

      Investimenti per la riduzione del consumo di energia

      Per la determinazione della percentuale di riduzione del consumo energetico si deve tenere conto:

      • dei soli consumi derivanti direttamente dall’investimento sovvenzionato, con esclusione quindi di riduzioni di consumo energetico che si verificano a livello di terzi o di nuovi impianti;
      • della medesima tipologia di produzione e dell’equivalenza della produzione (fatti salvi gli aumenti non superiori al 2% della capacità produttiva complessiva derivanti da esigenze tecniche);
      • del livello di consumo energetico previsto a seguito dell’intervento e di quello medio registrato nei cinque anni precedenti la domanda di aiuto.

      Non sono ammissibili interventi volti alla realizzazione di nuovi impianti di produzione che siano destinati a beni non precedentemente prodotti dai beneficiari.

      L’applicazione delle predette metodologie è stata, diversamente, associata alla dimensione finanziaria del programma di investimenti proposto, secondo i seguenti criteri:

      a) per i progetti di investimento con costi ammissibili fino a 50 milioni di euro, i costi ammissibili sono tutti quei costi direttamente connessi al conseguimento di una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra o di un livello più elevato di efficienza energetica;
      b) per i progetti di investimento con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro, i costi ammissibili sono rappresentati dalla differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari rispetto alla situazione in assenza di aiuti, nell’arco della durata dell’investimento.

       

        Entità e forma dell’agevolazione

        La dotazione finanziaria disponibile ammonta a € 350.000.000,00.

        Un importo pari ad almeno il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

        Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro:

        • finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili
        • contributo in conto interessi
        • contributo in conto impianti
        • contributo diretto alla spesa

        L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa, fermo restando che l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.

           

          Scadenza

          Le istanze per l’accesso alle risorse potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del giorno 11 novembre 2024.

          Vuoi intraprendere questo percorso

          per la tua impresa?

          Iscriviti alla Newsletter

          Iscriviti alla Newsletter

          Iscriviti gratuitamente ora per ricevere nella tua e-mail tutti bandi e le opportunità che la tua azienda può sfruttare.

          You have Successfully Subscribed!