Finanziamento a fondo perduto per la decarbonizzazione dei settori hard to abate MASE
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. PNRR M2C2I3.2. Finanziamento a fondo perduto per la decarbonizzazione dei settori hard-to-abate
Descrizione Bando: La misura Hard To Abate (HTA) sostiene progetti di investimento e progetti di ricerca e di sviluppo per la decarbonizzazione dei processi industriali, principalmente attraverso l’utilizzo di idrogeno a basse emissioni di carbonio, nei settori oggi più inquinanti e difficili da riconvertire e che utilizzano i combustibili fossili
come fonte di energia (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.).
Soggetti beneficiari: Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta, e gli Organismi di Ricerca (in qualità di co-proponenti) che intendono realizzare un piano di decarbonizzazione industriale.
I Piani di decarbonizzazione presentati in forma congiunta devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, a cui possono partecipare massimo 5 soggetti, ivi compreso il soggetto capofila e previa indicazione dello stesso.
I soggetti beneficiari devono essere in possesso dei seguenti Codici Ateco:
10 Industrie alimentari
11 Industria delle bevande
13 Industria tessile
17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta
19.2 Fabbricazione di prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
20 Fabbricazione di prodotti chimici
21 Fabbricazione prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
23.1 Fabbricazione di vetro e di prodotti in vetro
23.2 Prodotti refrattari
23.3 Piastrelle di ceramica, mattoni e tegole
23.4 Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica
23.5 Produzione di cemento, calce e gesso
24 Metallurgia
25.5 Fucinatura, imbottitura, stampatura e profilatura di metalli
26.1 Microelettronica
Per progetti afferenti ad attività industriali non rientranti tra quelli indicati sopra, in fase di istruttoria, il Soggetto gestore sottopone al Ministero una specifica richiesta di ammissibilità del progetto stesso rispetto all’appartenenza o meno ai settori hard-to-abate, sulla base della documentazione fornita dal Soggetto proponente circa la difficoltà ad abbattere le emissioni di carbonio nel proprio ciclo produttivo.
Tipologia di interventi ammissibili: La misura Hard To Abate sostiene i piani di decarbonizzazione industriale finalizzati alla sostituzione di almeno il 10 per cento del metano e dei combustibili fossili utilizzati nei processi produttivi dei settori altamente inquinanti con idrogeno a basse emissioni di carbonio e/o rinnovabile, anche autoprodotto, ed eventualmente in via residuale all’elettrificazione dei processi produttivi.
I Piani di decarbonizzazione industriale devono prevedere in alternativa la realizzazione di:
1. un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali (Capo II Decreto Direttoriale), eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
2. un progetto di investimento che preveda l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio in processi industriali, eventualmente abbinato, in modo connesso e funzionale in relazione all’obiettivo comune del Piano di decarbonizzazione industriale da realizzare, a:
– un progetto di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale per l’uso di idrogeno a basse emissioni di carbonio;
– un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile;
3. un progetto di investimento per la produzione di idrogeno rinnovabile in sostituzione di idrogeno grigio.
Il piano di decarbonizzazione deve essere ultimato entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni e comunque entro e non oltre l’11 maggio 2026, se antecedente.
Il piano di decarbonizzazione deve rispettare il principio DNSH (Do No Significant Harm).
Spese ammmissibili: Sono ammissibili, nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni, le spese e i costi, da rilevare separatamente per le attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, riguardanti:
a) il personale dell’impresa proponente. Tali spese comprendono il costo relativo al personale del Soggetto beneficiario/attuatore regolarmente iscritto nel Libro Unico del Lavoro e quello del personale in rapporto di collaborazione con il Soggetto beneficiario/attuatore, con contratto di collaborazione o di somministrazione
lavoro, impegnato in attività analoghe a quelle del personale dipendente e a condizione che svolga la propria attività presso le strutture del Soggetto beneficiario/attuatore. Le spese sono ammesse limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, adibito alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale oggetto del progetto, con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
b) gli strumenti e le attrezzature nuovi di fabbrica, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto di ricerca e sviluppo, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto, nel limite delle quote fiscali ordinarie di ammortamento;
c) la ricerca contrattuale, quali le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché i costi per i servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo;
d) le spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25 (venticinque) per cento dei costi diretti ammissibili del progetto, ad esclusione dei costi diretti ammissibili di subappalto, del sostegno finanziario a terzi e di eventuali costi unitari o somme forfettarie comprendenti costi indiretti;
e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma. Le spese per i materiali utilizzati per lo svolgimento del programma – acquistati o prelevati dal magazzino – comprendono quelle per materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca, ivi comprese materie prime, semilavorati e altri materiali commerciali che, utilizzati nel corso del progetto, subiscono una trasformazione chimica, fisica o meccanica, i materiali di consumo specifico, le strumentazioni utilizzate per
la realizzazione di prototipi e/o impianti pilota.
Entità e forma dell’agevolazione: Le agevolazioni sono concesse nella sola forma di contributo a fondo perduto. Il contributo massimo ottenibile è dell’80%.
Ogni progetto deve prevedere costi e spese ammissibili non inferiori a 500 mila euro.
Scadenza: 30 giugno 2023 ore 10.0