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Bando Scoperta Imprenditoriale focalizzato su agevolazioni per progetti di R&S nel Mezzogiorno

da | 8 Gen 2024 | Agricoltura, Bandi - Obiettivi, Bandi - Settori, Bandi In Evidenza, Bandi Regionali, Basilicata, Calabria, Campania, Finanza Agevolata, Industria e Artigianato, Molise, News Lazio, Puglia, R&S e Innovazione, Sardegna, Sicilia

BANDI

Bando Scoperta Imprenditoriale focalizzato su agevolazioni per progetti di R&S nel Mezzogiorno

Obiettivi bando Scoperta Imprenditoriale: La misura prevede un sostegno per progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), coerenti con le aree tematiche della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa. In particolare, sostiene progetti di ricerca e sviluppo, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

Beneficiari bando Scoperta Imprenditoriale: Possono presentare domanda i seguenti soggetti:

  • costituiti in forma societaria;
  • in regime di contabilità ordinaria;
  • e con almeno due bilanci approvati o almeno due dichiarazioni dei redditi presentate:
  1. Imprese che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi, un’attività di trasporto per terra, per acqua o per aria, comprese le imprese artigiane;
  2. Imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  3. Imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a e b;
  4. Centri di ricerca;
  5. Imprese agricole che esercitano le attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse, solo come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto;
  6. Organismi di ricerca, solo come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto.

Dotazione finanziaria: Sono state rese disponibili risorse pari a 300 milioni di euro, a valere del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.

L’importo minimo di spesa ammissibile del progetto deve essere non inferiore a 1.000.000 di euro e non superiore a 5.000.000 e, comunque, per le imprese, non superiori al 60% della media del fatturato relativo agli ultimi due esercizi contabili del singolo soggetto proponente. 

Caratteristiche agevolazione:

Finanziamento agevolato e contributi in conto capitale. Il contributo è concesso in Regime di Esenzione.

Tali agevolazioni non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, con altre agevolazioni pubbliche che prevedono un divieto di cumulabilità e con quelle che si configurano come aiuti di Stato.

Le agevolazioni sono concesse nelle forme in concorso tra loro:

  1. finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50% dei costi e delle spese ammissibili;
  2. nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:

  1. 35 % per le imprese di piccola dimensione;
  2. 30 %per le imprese di media dimensione;
  3. 25 % per le imprese di grande dimensione.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60 % dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40 % dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

I progetti devono avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

I beneficiari devono realizzare i progetti di ricerca e sviluppo in forma collaborativa, con una delle seguenti modalità:

A. Progetto realizzato congiuntamente da più proponenti, che preveda:

  1. Massimo tre soggetti proponenti, compresa l’impresa capofila;
  2. Almeno una PMI tra i proponenti;
  3. Che ciascuno dei proponenti sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili;
  4. Il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione (es. consorzio e l’accordo di partenariato), con capofila un soggetto di cui alle precedenti lettere da a a d.
    B. Progetto realizzato da una PMI o da una Mid-Cap (imprese con massimo 499 dipendenti che non sono PMI) quale singola proponente, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale il cui valore sia almeno pari al 10% dei costi complessivi ammissibili del progetto.

Ogni impresa deve dimostrare un’adeguata capacità di rimborso del finanziamento agevolato e, quindi, un valore Cash flow/(FA/N) ≥ 0,8 Cash flow = valore medio degli ultimi due bilanci della somma dei valori relativi al risultato di esercizio (utile/perdita dell’esercizio incrementato degli oneri straordinari ed al netto dei proventi straordinari) e degli ammortamenti; FA = importo del finanziamento agevolato; N = numero degli anni di ammortamento del finanziamento agevolato, secondo quanto indicato dall’impresa in sede di domanda di agevolazioni.

Interventi agevolabili tramite il bando Scoperta imprenditoriale

I progetti devono essere realizzati in una o più delle unità locali dei beneficiari localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Gli interventi agevolabili sono progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia.

ELENCO DELLE TECNOLOGIE (KETs – Key Enabling Technologies)

I progetti ammissibili devono prevedere la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali:

  1. Materiali avanzati e nanotecnologia;
  2. Fotonica e micro/nano elettronica;
  3. Sistemi avanzati di produzione;
  4. Tecnologie delle scienze della vita;
  5. Intelligenza artificiale;
  6. Connessione e sicurezza digitale.

I progetti vanno sviluppati nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come segue: Tecnologie di fabbricazione, Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche, Tecnologie abilitanti emergenti, Materiali avanzati, Intelligenza artificiale e robotica, Industrie circolari, Industria pulita a basse emissioni di carbonio, Malattie rare e non trasmissibili, Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà, Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata, Impianti industriali nella transizione energetica, Competitività industriale nel settore dei trasporti, Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili, Mobilità intelligente, Stoccaggio dell’energia, Sistemi alimentari, Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione, Sistemi circolari.

I progetti possono essere sviluppati anche nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella già menzionata Strategia, per contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese e i costi relativi a:

  1. I materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
  2. Personale del proponente impegnato nel progetto, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario (costi standard unitari) nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto dell’iniziativa;
  3. Strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo (quote di ammortamento);
  4. Servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  5. Spese generali relative al progetto;
  6. Materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
  7. L’importo complessivo delle spese di cui ai punti 4 e 5 è pari, su base forfettaria, al 20% del totale dei costi ammissibili di cui ai punti 1, 2 e 3.
  8. Non sono ammessi i titoli di spesa di importo inferiore a 500 euro.

Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni. Solo gli Organismi di ricerca possono partecipare a più progetti congiunti mediante propri istituti, dipartimenti universitari o altre unità organizzative-funzionali dotati di autonomia gestionale, organizzativa e finanziaria (ciascuno per un solo progetto). I progetti devono avere una durata compresa tra 18 e 36 mesi.

I progetti devono essere avviati entro 3 mesi dalla data di emanazione del decreto di concessione (la data di avvio deve essere indicata al Soggetto gestore della misura entro 30 giorni dalla data stessa di avvio).

Il Soggetto gestore effettua una verifica intermedia in loco di natura tecnica sullo stato di attuazione del progetto di ricerca e sviluppo. Ogni impresa non deve aver effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità locale interessata dalla realizzazione del progetto, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento del progetto stesso.

I progetti devono rispettare il principio DNSH di non arrecare danno all’ambiente.

Presentazione delle domande bando Scoperta imprenditoriale

Le domande potranno essere inoltrate in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 7 febbraio 2024 pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet del Soggetto gestore. 

Dal 24 gennaio 2024 sarà disponibile la procedura di compilazione.

La procedura di valutazione delle proposte sarà “a sportello”, le proposte presentate lo stesso giorno vengono esaminate sulla base di una graduatoria stabilita in base al parametro di valutazione “Solidità Economico-Finanziaria”.

Ogni soggetto proponente può presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni, fatta eccezione per gli organismi di ricerca.

Le imprese hanno diritto alle agevolazioni solo nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Quando le risorse finanziarie sono esaurite, viene comunicata l’avvenuta chiusura dello sportello per la presentazione delle domande. Le domande presentate dopo la chiusura dello sportello sono considerate decadute.

Delibera ed erogazioni

Le agevolazioni sono erogate dal Soggetto gestore in non più di cinque soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento del progetto. La prima richiesta di erogazione per stato di avanzamento deve essere presentata entro 18 mesi dalla data del decreto di concessione.

Le agevolazioni sono erogate, sulla base delle richieste per stato d’avanzamento del progetto presentate dal beneficiario, nel numero massimo di 5 (max 90% di finanziamento + fondo perduto), più l’ultima a saldo (restante 10%). Ogni richiesta di erogazione deve corrispondere alla rendicontazione tecnica e finanziaria delle attività di progetto riferite a un periodo temporale pari a un semestre o a un multiplo di semestre, a partire dalla data del decreto di concessione o, nel caso in cui il progetto sia avviato successivamente al decreto di concessione, alle spese e i costi sostenuti fino alla data del decreto di concessione, indipendentemente dalla cadenza semestrale. La prima richiesta di erogazione per SAL deve essere presentata entro 18 mesi dalla data del decreto di concessione. Entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto, deve essere inviato un rapporto tecnico finale sui risultati raggiunti e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi sostenuti. Il finanziamento agevolato può essere erogato anche a titolo di anticipazione (fino al 90%) in un’unica soluzione, previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa.

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