La Ue rafforza la strategia industriale: digital e green le leve del nuovo Mercato unico
La Commissione europea svela le linee guida. Riflettori sulle alleanze nel campo dei semiconduttori,
dell’edge e del cloud per una maggiore indipendenza tecnologica. Al via la creazione di percorsi di transizione.
Rafforzare la resilienza del mercato unico, anche accelerando la digitalizzazione sui prodotti. Affrontare le dipendenze strategiche dell’Ue grazie, fra l’altro, a nuove alleanze capaci di creare innovazione. Accelerare le transizioni, delineando nuove misure a sostegno del passaggio al verde e al digital. Sono le aree chiave, con relativi risvolti in ambito Ict, su cui si fonda la strategia industriale aggiornata dell’Unione Europea.
Mercato: focus su sorveglianza, raccolta dati e investimenti per Pmi
Per agire sulla prima area, il rafforzamento della resilienza del mercato unico, la Commissione prevede l’istituzione di uno strumento di emergenza per il mercato unico, ovvero una soluzione strutturale per garantire la libera circolazione di persone, beni e servizi in caso di crisi future. Lo strumento dovrebbe garantire più trasparenza e solidarietà e aiutare ad affrontare la carenza di prodotti critici accelerando la disponibilità dei prodotti e il rafforzamento della cooperazione in materia di appalti pubblici.
L’idea, nel complesso, prevede di “applicare pienamente la direttiva sui servizi per garantire che gli Stati membri rispettino i loro obblighi esistenti, compreso l’obbligo di notifica al fine di identificare ed eliminare nuovi potenziali ostacoli”, ma anche di rafforzare la sorveglianza del mercato dei prodotti sostenendo le autorità nazionali ad aumentare la capacità e accelerare la digitalizzazione delle ispezioni sui prodotti e della raccolta dei dati.
Si prevede inoltre di mobilitare investimenti significativi per sostenere le Pmi, progettare e attuare sistemi di risoluzione alternativa delle controversie per affrontare i ritardi nei pagamenti alle Pmi e fornire misure per affrontare i rischi di solvibilità che colpiscono le Pmi.
Dipendenze strategiche: al via anche le Alleanze sui semiconduttori e su edge e cloud
Le dipendenze strategiche dell’Ue saranno invece affrontate sulla base di risultati di un’analisi della Commissione, da cui è emerso che su 5.200 prodotti importati nell’Ue, 137 (il 6 per cento del valore del valore totale di importazione dell’Ue) sono in ecosistemi sensibili per i quali l’Ue è fortemente dipendente (settori ad alta intensità energetica, come le materie prime) e negli ecosistemi sanitari, come gli ingredienti farmaceutici, nonché per quanto riguarda altri prodotti rilevanti per sostenere le trasformazioni verdi e digitali.
La Commissione ha spiegato che saranno sostenute alleanze industriali laddove attraggano investitori privati per
discutere di nuovi partenariati e modelli aziendali in modo aperto, trasparente e conforme alla concorrenza e hanno un potenziale di innovazione e creazione di posti di lavoro di alto valore. Le alleanze forniscono una piattaforma ampia e aperta in linea di principio e presteranno particolare attenzione all’inclusione per le start-up e le Pmi.
In questo quadro, la Commissione sta preparando il lancio dell’Alleanza sui processori e le tecnologie dei semiconduttori e dell’Alleanza per i dati industriali, edge e cloud; e sta considerando la preparazione di un’alleanza sui lanciatori spaziali e un’aviazione a emissioni zero.
Transizioni: al via percorsi verso il green e digital
Per quanto riguarda il terzo punto, accelerare le transizioni gemelle, la Commissione ha ricordato che la strategia industriale 2020 ha annunciato azioni per sostenere le transizioni verdi e digitali dell’industria dell’Ue, ma la pandemia ha drasticamente influenzato la velocità e la portata di questa trasformazione.
Pertanto, la Commissione intende delineare nuove misure a sostegno delle transizioni verdi e digitali, tramite la co-creazione di percorsi di transizione in collaborazione con l’industria, le autorità pubbliche, le parti sociali e altre parti interessate, ove necessario, a partire dal turismo. Mira inoltre a fornire un quadro normativo coerente per raggiungere gli obiettivi del Decennio digitale europeo e le ambizioni “Fit for 55”, anche accelerando il lancio di fonti energetiche rinnovabili e garantendo l’accesso a elettricità abbondante, economica e decarbonizzata.
L’esecutivo europeo punta a fornire alle Pmi consulenti per la sostenibilità e a sostenere modelli di business basati sui dati per ottenere il massimo dalle transizioni verdi e digitali.
Veronica Balocco
Fonte: Corcom