Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Criteri e modalità per l’attuazione degli interventi volti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Criteri e modalità per l’attuazione degli interventi volti a favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica
Finalità: Obiettivo della presente misura è quello di favorire le forme di produzione agricola a ridotto impatto ambientale e la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica.
Si ritiene necessario stimolare processi di organizzazione dei rapporti tra i differenti
soggetti delle filiere agricole biologiche, con l’obiettivo di:
A) promuovere la transizione ecologica del comparto agroalimentare attraverso processi di riconversione alla produzione con metodo biologico;
B) sviluppare la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera che permettano di riconoscere il maggior valore aggiunto alla produzione primaria biologica;
C) stimolare le relazioni di mercato e garantire ricadute positive sulla produzione agricola di prossimità e sull’economia del territorio interessato, in particolare mediante la realizzazione di un sistema integrato, volto alla valorizzazione e alla vendita di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici.
L’attuazione degli interventi sarà disciplinata con successivi provvedimenti che individueranno:
• le categorie di intervento
• l’ammontare delle risorse disponibili
• le tipologie di investimento
• i requisiti di accesso dei Soggetti proponenti
• le condizioni di ammissibilità dei Progetti, le spese ammissibili
• la forma e le intensità’ delle agevolazioni
• le modalità di presentazione delle domande, i criteri di valutazione e le modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni
Soggetti beneficiari: Per i progetti a carattere nazionale lettera a), possono presentare domanda di accesso ai contribuiti:
a) le filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende in raggruppamenti di imprese, aventi almeno le seguenti caratteristiche:
i. compagine costituita da operatori biologici coinvolti nella produzione primaria con la partecipazione di almeno un operatore coinvolto nella preparazione e nella distribuzione di prodotti agricoli ed agroalimentari biologici;
ii. gli operatori biologici coinvolti nella produzione primaria presenti nel raggruppamento dovranno essere in numero maggioritario, e dovranno avere nel complesso sede operativa in almeno cinque regioni e/o province autonome;
iii. i soggetti del raggruppamento dovranno avere interessi comuni nella commercializzazione di uno o piu’ prodotti della filiera biologica.
b) le associazioni biologiche.
Per i progetti a carattere locale lettera b), possono presentare domanda di accesso ai contribuiti i distretti biologici/biodistretti, così come definiti dall’art. 13 della legge 9 marzo 2022, n. 23, riconosciuti dalle regioni e dalle province autonome di competenza alla data di apertura dei bandi di cui all’art. 1, comma 2.
Interventi ammissibili: Sono ammissibili a contributo, ai sensi del presente decreto, i progetti che perseguono le finalità di cui ai punti precedenti, attraverso la realizzazione di uno o piu’ interventi secondo quanto definito ai successivi punti.
I progetti possono rivestire carattere nazionale o locale:
a) i progetti a carattere nazionale devono essere realizzati in almeno cinque regioni e/o provincie autonome italiane ed avere ricadute in ambito nazionale;
b) i progetti a carattere locale devono essere realizzati in ambito regionale ed interregionale ed avere ricadute nell’area definita dall’intervento.
Gli interventi, nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato, riguardano le categorie di aiuti previste dal regolamento (UE) n.702/2014 che dichiara compatibili con il mercato interno alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali, e in particolare:
a) aiuti per il trasferimento di conoscenze e per azioni di informazione destinati ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze (come corsi di formazione, seminari e coaching), ad attività dimostrative e ad azioni di informazione;
b) aiuti per i servizi di consulenza intesi ad aiutare le aziende agricole, filiere e distretti di agricoltura biologica a usufruire di servizi di consulenza per migliorare le prestazioni economiche e ambientali nonché la sostenibilità e la resilienza climatiche dell’azienda o dell’investimento;
c) aiuti alle azioni promozionali a favore dei prodotti agricoli volti all’organizzazione e alla partecipazione a concorsi, fiere ed esposizioni; pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito ai prodotti agricoli biologici, alle filiere biologiche e ai distretti biologici/biodistretti.
Spese ammesse ed entità dell’agevolazione: Le spese ammissibili e le intensità massime di aiuto sono quelle previste per ogni singola categoria di aiuto del regolamento (UE) 702/2014 e indicate dal Ministero nei provvedimenti attuativi. Ai fini del calcolo dell’intensità di aiuto e delle spese ammissibili, tutte le cifre utilizzate sono intese al lordo di qualsiasi imposta o altro onere.
La totalità delle risorse finanziarie, vengono destinate ai soggetti proponenti secondo la seguente ripartizione:
a) il 40% è destinato a finanziare interventi proposti da filiere biologiche giuridicamente costituite o costituende;
b) il 30% è destinato a finanziare interventi proposti da associazioni biologiche;
c) il 30% è destinato a finanziare interventi proposti da distretti biologici/biodistretti.
Presentazione delle domande: La direzione generale procederà alla pubblicazione di un apposito avviso pubblico sul sito istituzionale www.politicheagricole.it